11 anni dopo
I left ruins behind me when I returned,
but also carried ruins with me

Eleven to break the ten
Si dice che l’arte imita la vita, ma a volte mi chiedo quanto della mia vita personale e professionale imita l’arte che amo. L’anno scorso ho deliberatamente ignorato gli auguri per l’anniversario di fondazione dello studio perché impegnato a ritornare alle origini.
La forza nel numero è una menzogna, il numero è solo 1.
11 per spezzare il 10, e per tornare a guardare un cielo più buio di quello degli altri: non che per me il buio sia un problema; anzi è un pre-requisito per vedere meglio colori nuovi sulla tela.
È stata un’esperienza catartica perché per certi versi mi ha permesso di buttare dalle scale vecchi modelli e stili e cambiare soprattutto l’iconografia del linguaggio usato quando creo servizi legali, ma è stata anche un’esperienza provante.
Il ciclo è durato circa 16 mesi alla fine del quale ho potuto avere dei dati da misurare: quando ero uno junior per sostituirmi dovevano assumere almeno altre tre persone (non era una questione di costo sbloccato, ma proprio di mole di lavoro gestibile); oggi vi posso dire che a seconda dell’oscillazione al primo motore potete aggiungere un +4.2 o +4.85. Poi il sistema va in saturazione e ha bisogno di debug, ma ora capite il silenzio delle ultime tre settimane. Serviva tempo per rifare la propria anima.
Il diritto di anticamera-dilatazione.
Vorrei dirvi che non vi sono state vittime in questo (eterno?) ritorno, ma con la restaurazione di alcune vecchie abilità che avevo lasciato dormire, ho ripreso possesso anche di alcune mie vecchie abitudini (su cui oltre). La buona notizia è che nessun cliente ha subito ferite mortali nei suoi diritti, anche se un paio possono aver avuto l’amor proprio irrimediabilmente danneggiato quando hanno compreso di non essere tra le mie 10 pratiche preferite.
I tempi di validazione e uscita sono diventati a volte “capricciosi”, se visti da fuori, ma porto la responsabilità della qualità di cosa firmo e ho una naturale avversione alla sconfitta, come ogni avvocato, ergo…. .
In effetti, uno dei maggiori segni del mio invecchiamento professionale (inteso come progressione algebrica di anni di servizio attivo) è che sono diventato molto più geloso nella gestione del mio tempo. Rifiuto sistematicamente di farmi governare la giornata da scadenze e urgenze che non ho deciso io: contrariamente a quanto creduto dai seguaci dell’ora fatturabile, impegnato non è sinonimo di produttivo.
La velocità di esecuzione non l’ho persa, è anche aumentata in modo esponenziale, ma non direi che l’immediatezza di risposta sia ancora un segno distintivo, come è più probabile quando sei un giovane avvocato e ne fai una delle tue leve di marketing (del resto al principio le pratiche sono poche, a meno che non vi piaccia una cosa volgare come il seriale).
Perdo un sacco di tempo a riflettere, se capite cosa intendo, e voi pagate per i primi capelli bianchi, non per l’entusiasmo.
La Corte Suprema!, la Corte Suprema!
Immaginatevi Alan Shore e Danny Crane che saltellano urlando felici.
Fatto?
Ecco, passati tre lustri di professione, oltre il caos magmatico delle nuove tecnologie e dell’orrendo stratificarsi di fonti e modelli per gestione del rischio (UE ti odio con tanto affetto), l’unico brivido intellettuale, la terra incognita che ti consente ancora un’espansione, l’acquisizione di nuove capacità è risalire i gradi di Giudizio sino al vertice.
Non è che abbia dismesso i servizi consolidati, ma il confronto con un Ricorso per Cassazione è infinitamente più divertente del solito civile plain vanilla che conosci già.
Non importa quello che hai fatto nel passato, è riconosciuto, tutti vogliono vedere come affronterai la nuova sfida.
È una questione di orgoglio, è una questione di stile.
E lo stile non lo puoi perdere, va mantenuto.
Smetti di giocare coi tuoi esperimenti
E niente, Dio mi benedica per i miei peccati e le mie cattive azioni: non è un posto per junior, li ho uccisi tutti e sono tornato ad essere the desolate one.
Avrei potuto accontentarmi e lasciare correre, ma è così che si comincia ad avere dipartimenti, si passa a definirsi avvocati di affari e in men che non si dica qualcuno sotto i 40 ritira un legal award (o ha un account instagram molto imbarazzante) che è il miglior indicatore inverso del valore di un professionista.
La mia (temporanea) solitudine, d’altro canto, non mi priva nulla e non nasconde fallimenti interiori.
Le dimensioni provocano danni nei periodi di stress, essere grandi in tempi difficili non è una buona idea. Starò nel mare di nebbia ancora un po’.
Resto comunque dell’idea che uno dei miei capolavori quando voglio disfarmi di persone che sono diventate situazioni è convincerli che sia stata un’idea loro.
Quando il diavolo vuole qualcosa da te, non ti mente: ti dirà esattamente la verità e ti lascerà da solo trovare la tua strada per l’inferno.
Se sei proprio bravo e hai doti diplomatiche l’altro ti chiederà pure da che parte andare…
Comunque dovrei smetterla: mi do ancora un paio di lustri per giocare a mettere alla prova qualcuno finchè non sappia tenermi testa poi… seconda variante del piano. Semper strategia luciferi
Il pensiero del vuoto
Ma il pensiero è lo schiavo della vita e la vita è il buffone del tempo, e il tempo, che abbraccia tutto il mondo, si deve fermare.
Morte di condottieri a parte, il silenzio e l’immobilità sono ormai una necessità operativa: oltre il no client day, c’è un nuovo spazio che mi sono ormai ritagliato, quello per immaginare il futuro.
Può sembrare che quel giorno in quel tempo non vi sono ore fatturabili, in realtà è lì dove le strade della saggezza vengono tracciate con bussola e sestante.
Ogni obbiettivo deve poter essere disegnato sulla mappa, altrimenti siete solo dei volenterosi, ubriachi di Platone, e inadatti alla vita reale.
Essere schiavi del presente e dell’urgenza è la vera sconfitta: la contingenza tattica è nemica della strategia.
Cauda Draconis
Attraverso lo specchio (oscuro) non mi ritrovo nella melensa e abusata citazione di Calamandrei che la professione di avvocato si fa solo col cuore. Per me è più vero questo:In battaglia dovremmo essere freddi, chirurgici e disciplinati
La persona di cui hai bisogno non è per forza quella che ti piace.
Quando le cose si fanno serie molti bussano ancora a questa porta.
PS ci sono credo almeno 15 citazioni non apparenti in questo testo, buona fortuna a trovarle tutte, tutta colpa di zio Aldo che mi ha inculcato lo snobismo scelto della cultura.